Centro di Salute Popolare

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Il punto di partenza… teorico-pratico


Il lockdown del 2020 ha costretto inizialmente il CIP, uno spazio occupato dal 1990 e che in tutti questi anni è stato messo al servizio della collettività, a fermare le sue attività sociali, politiche, formative o ricreative, partendo con la raccolta di vestiti, libri, giocattoli e poi Tablet e Computer per la DAD, e soprattutto di alimenti (Spesa Sospesa) e la consegna a domicilio alle persone e famiglie in difficoltà.

Questa modesta ma concreta sperimentazione di mutualismo, condivisione e solidarietà, portata avanti per quasi due anni in collaborazione con altre realtà, ha dimostrato inconfutabilmente l’idea che: dove le istituzioni pubbliche non arrivano, la solidarietà popolare, arriva.


Parallelamente, la gestione della pandemia in questi due anni, aggravando le condizioni complessive della popolazione, ha evidenziato che difendere il diritto di ogni essere umano alla salute comporta agire sulle cause sociali che creano disuguaglianze tra le persone, anche in salute. In termini ancora più generali, ha svelato senza possibilità di dubbi ciò che inascoltate minoranze andavano denunciando da tempo, cioè che la logica del profitto genera conseguenze devastanti e oramai insostenibili sia sull’ambiente che sugli assetti sociali, in misura maggiore nelle aree del “Sud” del mondo, ma anche nei paesi del “centro” del sistema.


Ora che le “preoccupazioni” più forti non sono più costituite dal contenimento del numero di morti per l’epidemia di Covid-19, la logica del profitto si è spostata su altri settori… Cosi come le multinazionali farmaceutiche hanno approfittato dei fondi pubblici per finanziarsi i vaccini, e con la vendita assicurarsi enormi superprofitti, così ora le multinazionali delle armi approfittano della situazione per indirizzare una parte ancora più consistente dei bilanci pubblici verso il riarmo.


Mentre i bisogni e i diritti essenziali alla sopravvivenza, cioè lavoro, abitazione, ambiente, continuano ad essere la priorità assoluta, per un numero crescente di persone.


Quello che guida la nostra iniziativa è un’idea precisa di salute, che non può essere ridotta esclusivamente alla pratica clinica, considerata come merce e quindi sottoposta alle leggi del profitto. La salute fisica è solo la punta dell’iceberg di una serie di condizioni che determinano la vita delle persone.

Persino l’OMS, sin dal 1948, definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità.”


Il nostro territorio d’intervento è il quartiere Alessandrino, ma la nostra intenzione e prospettiva è stata, sin da subito, quella di allargare e replicare l’esperienza, sviluppando il lavoro in rete e la collaborazione con le associazioni e i comitati, gli spazi che lavorano nel quadrante Est di Roma, un Territorio con una forte presenza di fasce sociali deboli, emarginate e/o escluse socialmente, economicamente e culturalmente.


Su questa linea abbiamo cominciato a sviluppare un confronto e supporto reciproco con gli altri sportelli di salute sul territorio romano, inserendoci in un percorso collettivo più ampio ed ambizioso che ha visto come azioni pratiche la nostra partecipazione al III Congresso Nazionale per la Salute con l’obiettivo di confrontarci con ogni realtà che lotta per un servizio alla salute pubblico, gratuito e universale.

“Tutte queste realtà agiscono disseminate sul territorio nazionale, con metodi e specificità differenti e su fronti di azione spesso molto diversi tra loro. Pur riconoscendo l’unicità di ogni territorio e di ogni lotta, crediamo che solo attraverso un confronto reale e un lavoro di interconnessione sia possibile articolare nel tempo il progetto di costruzione di una rivoluzione della salute”.

https://lasalutenoneunamerce.congressiperlasalute.com/it
http://www.coordinamentocittadinosanita.it/iniziative/29-mag-2022-termina-il-terzo-congresso-per-la-salute/


Continuando ad impegnarci su questo percorso abbiamo partecipato alla costruzione di un organismo unitario locale, l’Assemblea Regionale Salute, come strumento intermedio per continuare il confronto a rete a livello nazionale


Il nostro scopo a livello del nostro territorio è quello di favorire il miglioramento dello stato di salute della popolazione dei territori periferici della città portando sostegno pratico e concreto con prestazioni infermieristiche e, in prospettiva, allargare la rete e fornire prestazioni mediche, sostegno psicologico…
L’obiettivo non è certo quello di sostituirci al sistema sanitario, ma di realizzare orientamento ai servizi, contribuire a rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso ai servizi sia sanitari sia sociali,


In termini più generali l’obiettivo è fare informazione, promozione della salute, cioè dare il nostro apporto a quel processo che, attraverso elementi bio-psico-sociali, consente alle persone di acquisire una maggiore conoscenza e un maggior controllo della propria salute per migliorarla.
In altre parole contribuire allo sviluppo della coscienza collettiva circa una più complessiva ed avanzata concezione della “salute” e del “benessere”.


Il percorso del Centro di Salute da luglio 2021

Nella prima fase del nostro progetto abbiamo attuato i seguenti interventi:
1) Sostegno alla prenotazione del vaccino
2) Trasporto all’appuntamento
Subito è emerso che per prevenire il Covid-19, oltre all’uso sistematico dei DPI ed essenzialmente alla vaccinazione, si rivela utile e necessario poter tracciarne i casi attraverso i tamponi. Inizialmente li abbiamo effettuati nel nostro ambito, al fine di poter realizzare i nostri servizi con la massima sicurezza, poi, li abbiamo estesi per rispondere all’esigenza delle persone del territorio che non avessero la possibilità economica di effettuare i Tamponi. A tutt’oggi si mantiene questo servizio, gratuito, nell’ottica del depistaggio del contagio.
3) Tamponi
Gli interventi più richiesti nell’ambito dello sportello sono stati:
• Prenotazioni del Vaccino sulla piattaforma regionale
• Scarico del Green Pass
• Richieste Spid
• Informazioni per la richiesta del STP (Codice Identificativo Regionale)
• ottenimento del Green Pass per possessori di STP
• Prenotazioni esami clinici nel CUP
• Rilascio Certificato Medico per attività sportiva ludico-motoria
L’ultimo punto richiede un supplemento di riflessione sulla base della nostra esperienza pratica e per le implicazioni che ha comportato nello sviluppo e programmazione delle attività del CSP.
Il Certificato per attività sportiva ludico-motoria è un certificato non più obbligatorio ma facoltativo dal 2013. Viene rilasciato su richiesta a chiunque pratichi attività sportiva non agonistica e che non sia tesserato dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Associate, dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI. Può essere prodotto da qualsiasi Medico iscritto all’Albo professionale. Non ha obbligo di esecuzione dell’elettrocardiogramma.

I certificati per l’attività non agonistica sono a pagamento se rilasciati dai medici sportivi (il costo è di 40 euro), mentre dovrebbero essere gratuiti se rilasciati dai medici di famiglia o dai pediatri di libera scelta convenzionati con il SSN (Sistema Sanitario Nazionale).
Nella pratica, però, i due tipi di certificati vengono confusi e persino quelli per attività ludica amatoriale vengono rilasciati solo a pagamento.


In un territorio come quello dell’Alessandrino e Centocelle, con la presenza di famiglie numerose e a basso reddito, quello che potrebbe sembrare una questione secondaria, diventa invece, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale come quello che stiamo attraversando, un elemento di esclusione per molti ragazzi/e e bambini/e dalle attività sportive, che, come sappiamo, concorrono in maniera determinante a sviluppare uno stato di salute psico-fisico.

In concreto ci siamo trovati a dare una risposta alle numerose domande di famiglie con 2, 3 figli/e, che, altrimenti, non si sarebbero potute permettere di inserirli in attività sportive per il costo (certificati, elettrocardiogramma) che avrebbe comportato.


Sempre in virtù del valore di prevenzione di qualsiasi visita che venga realizzata nel nostro Centro di Salute Popolare e nella prospettiva di dare continuità e sviluppare questo aspetto delle nostre attività, anche nella prospettiva di acquisire la collaborazione con altre figure medicali, abbiamo deciso di acquistare un apparecchio elettrocardiografo per poter eseguire sempre e comunque l’elettrocardiogramma in corso di visita di idoneità sportiva per attività ludico-motoria.

Alcune delle nostre attività del centro salute popolare: