Il giro catartico in Lucania con Pino Gala Sananda Balli lucani

SANANDA
Le danze terapeutiche nella cultura popolare italiana

ATTENZIONE! LE ISCRIZIONI PER IL CORSO POMERIDIANO SONO AL COMPLETO. RIMANE LA POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE ALLA CENA ED AL CONCERTO SERALE.

Premessa

Il fenomeno plurisecolare del tarantismo, nelle sue differenti declinazioni locali, è il più classico e arcinoto esempio di come attraverso musica e danza si sono perpetuati modi e concezioni di terapia tradizionale verso stati di malessere psicofisico. Il tarantismo ha incuriosito per secoli medici, prelati, musici e intellettuali per la sua bizzarra originalità: la principale via per la guarigione dagli effetti veri e presunti del creduto morso della tarantola era il ricorso ad una cura melocoreutica.
Usare la danza per guarire è fenomeno antico e teorizzato anche dalla cultura classica, medievale e moderna.
In Italia oggi fra i balli che più restano radicati alla tradizione locale e frequentati, vi sono proprio quelli che, per alcune caratteristiche peculiari, conservano ancora una evidente o celata funzione terapeutica. I balli che curano, sia attraverso la via della semi-coscienza e dell’estasi liberatoria, sia attraverso l’arma della catarsi allusiva e pantomimica, rappresentano una categoria speciale nel ricco panorama etnocoreutico italiano, perché poco noti o di cui non si conoscono gli effetti benefici.
Pur se è cresciuto il numero di appassionati che riscoprono le danze di matrice popolare, in realtà molti falsi luoghi comuni circolano in questo vasto e complesso campo tematico: non si conoscono le differenziazioni morfologiche, persino la quantità dei modelli etnocoreutici giunti a noi e soprattutto le numerose funzioni a cui i vari balli assolvono.

Il presente progetto nasce, infatti, da due condizioni imprescindibili:
1) la conoscenza profonda del più vasto corpus di danze tradizionali raccolte in 40 anni di assidua indagine;
2) l’analisi meticolosa delle varie funzioni cui ogni tipologia di danza assolve.

Da ciò derivano un panorama culturale immenso ed un ampliamento degli orizzonti tematici che le danze etniche aprono.
Fuori dai luoghi comuni, fuori dell’invasione di festival di bieco consumo o di apparente aggregazione sociale, fuori dalle mode che si alternano fra tarantelle clandestine, dipendenze esterofile e superficiali occasioni di piazza, questo progetto si pone come luogo metaforico di conoscenza, come laboratorio di ripensamento di una rimozione culturale avvenuta, come pensatoio critico di ciò che la cultura popolare aveva elaborato e la società contemporanea ha oscurato o banalizzato.
Qui la danza di matrice etnica non si riduce all’abusato strumento di seduzione-corteggiamento, o al solo fine ludico-ricreativo, ma – osservata nei contesti originali – se ne scoprono potenzialità antiche che possono tradursi in cosciente attualità e nuova funzionalità.
L’itinerario didattico propone un viaggio attraverso interessanti esempi presenti in varie regioni italiane, nel quale i partecipanti saranno accompagnati con una immersione psicofisica in musiche e movimenti iterativi che possono portare all’abbandono dell’anima, al ristoro della mente e al recupero di energie fisiche sorprendenti.

Abbiamo scelto un viaggio tematico di grande spessore e indiscutibile fascino, per avviare un dialogo profondo sull’essere umano, guidati dalla ponderazione e dalla competenza dell’antropologo della danza, il prof. Gala.

3° incontro
14 dicembre 2019

IL GIRO CATARTICO IN LUCANIA

Fra tutte le regioni del sud d’Italia, la Basilicata è certamente la terra più segreta e sorprendente, conservativa e sperimentale al tempo stesso. Le sue dimensioni culturali più profonde rivelano ancora oggi una capacità di protezione di aspetti reconditi della cultura soprattutto magico-religiosa. Non a caso è stata la Lucania terra preferita dalle indagini di Ernesto De Martino. Interessata anch’essa dal fenomeno del tarantismo nei secoli scorsi, è per tale questione una sorta di estensione della cultura pugliese, ma, a differenza della Puglia, i balli usati per la terapia tarantolistica e citati dalle fonti storiche si sono qui mantenuti più a lungo e sono giunti sino a noi. Infatti tra i gioielli coreutici unici nel panorama dei balli curativi italiani, la Basilicata conserva, ad esempio, la “tarantella pastorale” o certe tarantelle arcaiche in cerchio, a quattro e in coppia. Anche qui troviamo danze semplici e fortemente iterative, basate spesso nel tracciare percorsi circolari e sul ruotare continuo dei ballerini. Se si pensa poi che si sono conservati strumenti arcaici come zampogne, ciaramelle, flauti, arpe e “sunacchi”, oppure repertori canori di indubbia arcaicità pastorale, merita davvero avventurarsi in questo viaggio della conoscenza nella musica e nella danza di questa piccola, ma, per molti aspetti, ancora poco nota regione.

Le danze che proporremo provengono dalla zona più conservativa della regione, dove abbiamo notato negli ultimi tempi un’interruzione dei linguaggi corporei antichi ma una voglia di far parlare i corpi durante le feste all’oscuro dei codici cinesici degli avi. Capire l’importanza del cerchio e del girare, capire lo stile corporeo pastorale fatto di compostezza e maestosità, percepire il senso di energia interiore e il sapido rapporto con la terra: di questo e di altro si parlerà e si agirà nel corso del seminario, del terzo incontro di Sananda.

Progetto e conduzione del prof. Pino Gala

Repertorio:
tarantella in cerchio e a quattro del Pollino, tarantella pastorale semplice e a quattro.

Vi aspettiamo per rispondervi ed accogliervi, con molta gioia

DiversaMenteDanza
La Direzione

diversamentedanza.culturaorale@gmail.com
+39 338 7849738

taranta@taranta.it
+39 347 5000000

Sud in Ballo (Franca Tarantino)
+39 366 9947811

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PROGRAMMA
Sabato 14 dicembre 2019

– ore 16.00 Presentazione del Progetto “Sananda” (curato e diretto dal Professor Pino Gala) e dei contenuti del percorso lucano.
– ore 16.30: Lezione tecnica di ballo
– ore 18.30: Conferenza sul tema: “Le danze del tarantismo e la stratificazione storica delle danze etniche lucane”. Visione di documentari inediti di ricerca etnocoreutica lucana. Dibattito.
– ore 19,30: Lezione tecnica di ballo
– ore 20.30: Cena condivisa
– ore 22.00: Suono e Ballo

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Ai partecipanti verranno messi a disposizione (per l’acquisto) testi e dischi su musica e danza tradizionale della Lucania delle Edizioni Taranta.

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PROSSIMI INCONTRI DI “SANANDA”

Domenica 15 marzo 2020:
I BALLI LABIRINTICI DEI CARNEVALI DEL SUD

Repertorio: ballintrezzo, cointrotza, ballu ‘e s’esse, quadriglia

Sabato 18 aprile 2020:
LA CONTRADDANZA OSSESSIVA
Repertorio: alcuni balli della val di Resia (Friuli)

Sabato 16 maggio 2020:
L’ANDAR BALLANDO: CORPI, RITMO, SPAZIO
Repertorio: i balli processionali (tarantella di Montemarano, tarantella calabrese, ballintrezzo)

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